L’unica certezza è l’incertezza, soprattutto in questo periodo storico. La volatilità sembra essere diventata una compagna di viaggio ormai fissa nella nostra epoca: venti di guerra in diverse aree del pianeta, mercati del lavoro sempre più frammentati, crisi sociali e geopolitiche si susseguono e si riflettono anche sul settore finanziario. Per fortuna, ci sono alcuni strumenti finanziari che permettono a tutti di limitare il rischio derivante dalla volatilità.
Tra i più utili troviamo i piani di accumulo del capitale, chiamati spesso con l’acronimo PAC. Questi strumenti prevedono il versamento ogni mese (o ogni 3 mesi o 6 mesi, ecc.) di una cifra a discrezione dell’investitore, che serve per acquistare asset finanziari a ritmo costante.
Quali sono le caratteristiche di un piano di accumulo azionario?
In questo articolo, ci focalizziamo sui piani di accumulo azionari: il nome è già molto esplicativo e infatti si riferisce a quei PAC che si concentrano sul mercato azionario.
Non è un caso che vengano consigliati a molti investitori, perché la volatilità è una caratteristica insita nel mercato azionario. La scelta di un PAC azionario ci permette di rateizzare l’investimento, abbattendo il rischio di perdite ingenti a causa della volatilità e sfruttando gli alti e bassi del mercato per comprare quando il costo delle azioni è più basso rispetto al loro reale valore.
Una strategia che ben si presta in termini di investimenti azionari con PAC è quella relativa ai settori tematici: a partire dai macrotrend tecnologici, sociali o economici è possibile scegliere le aziende più interessanti del singolo settore, nell’attesa che le loro innovazioni portino a evoluzioni anche nel modo di vivere di milioni di persone. Alcuni esempi nel campo tecnologico possono essere l’Intelligenza Artificiale, la robotica avanzata o la cybersecurity per la Difesa.
L’orizzonte temporale dei PAC azionari
L’obiettivo di un PAC azionario può essere di lungo periodo (10-20 anni), come l’accumulo di una somma per il pagamento dell’università dei propri figli quando saranno grandi, o la pensione integrativa alla fine della propria carriera; oppure, i PAC possono essere utilizzati per tutelarsi da un temporaneo momento di eccessiva volatilità, portando un investitore con un alto livello di liquidità ad avviare un PAC sul breve termine con versamenti ingenti. Insomma, sono strumenti flessibili anche dal punto di vista della strategia.
Quando si sceglie di investire in un PAC è possibile indicare la scadenza, per esempio si può decidere di smettere di investire dopo 120 rate mensili, oppure si può avviare l’investimento senza scadenza, per mantenere la libertà di decidere quando interrompere il versamento.
PAC ideali per investire in tempi di crisi
Molti risparmiatori si rifiutano di investire durante un periodo di incertezza perché temono di entrare nel mercato quando i prezzi stanno per crollare, perdendo subito parte del proprio patrimonio. Con i PAC azionari questo rischio viene trasformato in opportunità, perché il periodo di crisi consente di acquistare le azioni a prezzi ridotti e poi mantenerle su lungo periodo, approfittando dei rimbalzi futuri.
Ma c’è un’altra caratteristica positiva dei PAC, che tocca la sfera emotiva: come visto anche in altri articoli, l’emotività può essere un nemico per chi è meno esperto del mondo finanziario, portando a scelte sbagliate per eccesso di confidenza o di paura soprattutto in fasi concitate e poco chiare. Con la cadenza regolare di investimento dei PAC, invece, non è possibile fare scelte irrazionali dettate dall’emotività del momento, perché anche le correzioni di mercato vengono lette come opportunità di comprare a prezzi scontati.