Problemi di salute, licenziamenti, lavori di ristrutturazione inattesi, un viaggio inaspettato. La vita può essere piena di imprevisti, che possono essere anche molto costosi. Ecco perché, per prepararsi alle emergenze finanziarie, un’ottima soluzione può essere costruire una riserva di risparmi con un fondo d’emergenza. Si tratta di uno strumento “cuscinetto” che aiuta ad avere sempre a disposizione una certa liquidità per coprire le spese d’emergenza senza dover ricorrere al conto corrente o anche per sostenere le spese correnti nel caso in cui si subisca un’interruzione delle entrate o ci si trovi senza lavoro.
Di cosa si tratta?
Può essere un conto deposito separato che viene aperto presso la propria banca o un altro istituto di credito e che non viene usato per le spese ordinarie. L’altra opzione può essere un deposito a termine, che consente un guadagno sulla somma depositata – che varia in base all’organo che lo emette –, ma prevede una penalità in caso di riscossione anticipata rispetto alla scadenza.
Quanto depositare?
Prima di decidere quanto accantonare mensilmente nel proprio fondo d’emergenza, è utile calcolare le spese mensili obbligate per casa, bollette, cibo ecc. Una volta stabilito un budget minimo di cui si ha necessità, si possono individuare anche le spese che possono essere tagliate nel caso in cui incorriamo in problemi finanziari.
Una volta che si ha un’idea precisa del valore che il vostro fondo d’emergenza dovrebbe avere, si può identificare la percentuale delle entrate regolari che si può accantonare da ogni busta paga. Si può andare dal 5 al 10%, a seconda del proprio budget.
Di solito, la somma finale che si punta ad accantonare va dai tre ai sei mesi del proprio stipendio, in modo da garantirsi una copertura temporanea delle spese di base.
Come funziona?
Una volta creato il conto, si possono stabilire accantonamenti automatici dal proprio stipendio mensile.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di avere un fondo di emergenza?
La possibilità di poter contare su una somma messa da parte, in caso di improvvisa limitazione della liquidità o spese impreviste, permette di affrontare con maggiore tranquillità l’incertezza verso il futuro, soprattutto per chi ha lavori intermittenti o autonomi. Si tratta inoltre di un esercizio utile a valutare le proprie spese, distinguendo tra quelle discrezionali e non, favorendo una mentalità orientata al risparmio.
Dovendo avere accesso facile al capitale accantonato, si tratta solitamente di risparmi che non vengono investiti e che non generano rendimenti. Ma certamente permettono di ridurre lo stress, creando un paracadute finanziario contro gli imprevisti della vita.