I pagamenti e le transazioni finanziarie tracciabili sono tutti quei movimenti di cui, appunto, è possibile tenere traccia. Grazie al loro impiego, si può quindi conoscere data, origine, destinazione e causa della transazione. E con le nuove tecnologie finanziarie, dai pagamenti digitali alla blockchain, questa possibilità è sempre più estesa e facilitata sia per gli utenti sia per i controllori pubblici.
A cosa serve la tracciabilità?
La tracciabilità delle transazioni finanziarie è infatti uno degli strumenti più importanti per contrastare l’evasione fiscale, la criminalità e il riciclaggio illecito di denaro. Non a caso, per incentivare i pagamenti regolari, la possibilità di accesso alle detrazioni fiscali è sempre subordinata proprio al pagamento elettronico e quindi tracciabile.
Quali metodi di pagamento sono tracciabili?
Oltre ai tradizionali bonifici e assegni bancari, sono tracciabili i pagamenti tramite bancomat, carte di credito e in generale tutti i trasferimenti attraverso le piattaforme elettroniche sempre più diffuse.
Il fintech rappresenta infatti uno strumento principe per rendere tracciabili pagamenti e trasferimenti di denaro.
La gestione elettronica dei pagamenti, inclusi quelli via mobile, i trasferimenti e, in generale, tutte quelle tecnologie che rendono più economica e sicura la circolazione dematerializzata del denaro rispetto al trasferimento fisico in contante garantiscono la tracciabilità dei movimenti.
Fintech e tracciabilità
Ma ci sono anche altre operazioni che si possono tracciare grazie alle tecnologie. Il crowdinvesting, ovvero il crowdfunding che avviene attraverso piattaforme online, prevede che, a fronte di un investimento, l’azienda oggetto della campagna di raccolta di capitali riconosca all’investitore un titolo di partecipazione.
La Blockchain, in particolare, è un registro dematerializzato di transazioni archiviate che costituiscono, appunto, i blocchi o anelli di una catena di negoziazioni tracciabile. Il registro viene condiviso da tutti coloro che operano all’interno di una data “rete distribuita” (distributed ledger) di PC, le transazioni vengono regolate in pochi minuti e i relativi dati vengono salvati per garantirne la tracciabilità. Gli operatori non sono identificati con il loro nome ma sono identificabili attraverso i codici legati alla crittografia. Non è quindi un sistema anonimo, ma un sistema che consente, a date condizioni, di risalire ai soggetti che hanno effettuato specifiche transazioni.