La nostra mente associa il triste termine “disboscamento” all’Amazzonia, il più grande polmone verde del pianeta. Ma anche l’Europa ha lo stesso problema, seppure in proporzioni minori, dell’America Latina. Basti pensare che il Vecchio Continente è ricoperto per il 38% da foreste, soprattutto nelle zone dell’est e del nord, e purtroppo lo sfoltimento delle aree verdi sta accelerando.
Nel decennio 2010-2020 disboscamento in rallentamento
La (parziale) buona notizia a livello globale ci arriva dal Global Forest Resources Assessment 2020 della FAO: tra il 2010 e il 2020 nel nostro Pianeta sono stati disboscati “solo” 4,7 milioni di ettari all’anno di boschi o foreste, meno dei 5,2 milioni di ettari l’anno del periodo 2000-2010 e molto meno del decennio più tragico, il 1990-2000, durante il quale sono stati disboscati 7,8 milioni di ettari all’anno.
La situazione in Europa
Secondo le rilevazioni satellitari della Global Forest Change analizzate dalla rivista Nature Research, tra il 2016 e il 2018 in Europa la perdita di biomassa è stata del 69% rispetto al quinquennio 2011-2015, con il tasso di disboscamento aumentato del 49%. A causa della raccolta di legname e derivati, come la carta e i mobili, Svezia (+29%) e Finlandia (+22%) sono i paesi UE che hanno perso più flora forestale. E dire che tra il 1991 e il 2015 le aree boschive europee erano riuscite ad espandersi con continuità.
La risposta della Commissione europea
A luglio dello scorso anno Bruxelles ha deciso agire concretamente per migliorare questo scenario negativo, individuando cinque priorità:
- Ridurre l'impronta dei consumi dell'UE sul suolo e incoraggiare il consumo di prodotti provenienti da catene di approvvigionamento che non contribuiscano alla deforestazione nell'UE;
- Collaborare con i paesi produttori per diminuire la pressione sulle foreste e spingere l'UE verso una cooperazione allo sviluppo che non sia causa di deforestazione;
- Rafforzare la cooperazione internazionale per arrestare la deforestazione e il degrado forestale e promuovere il ripristino delle foreste;
- Riorientare i finanziamenti verso pratiche più sostenibili di uso del suolo;
- Sostenere la disponibilità, la qualità e l'accesso alle informazioni sulle foreste e le catene di approvvigionamento dei prodotti e promuovere la ricerca e l'innovazione.
In questo modo la Commissione europea ha intenzione di centrare due obiettivi:
tutelare e migliorare la salute delle foreste esistenti, in particolare
quelle primarie, ed espandere la superficie forestale mondiale,
all'insegna della sostenibilità e della biodiversità. Per farlo, è stata
creata una piattaforma che riunirà tutti gli stakeholder per affrontare
insieme i temi della deforestazione, del degrado e della rigenerazione
delle foreste europee.