I gas serra sono in continua crescita. Abbiamo convertito foreste, praterie e zone umide in campi, strade, città, ad un ritmo sempre più incalzante mano a mano che i consumi aumentavano. E così facendo, abbiamo causato un forte surriscaldamento del pianeta, lo scioglimento dei ghiacciai, l’aumento del livello del mare. Ma anche il fabbisogno non potrà che aumentare.
Invertire la rotta prima che sia troppo tardi
L’eccessivo sfruttamento delle risorse ha portato all’estinzione di molte specie e, se non si interverrà in modo serio e concreto, un altro milione di specie (su un totale di 8,1) rischia di scomparire. Il cambiamento climatico è anche una minaccia per l’economia: influenza i settori socioeconomici, frena la diminuzione della povertà, danneggia la salute. Le emissioni di CO2 continueranno ad aumentare qualsiasi cosa facciamo. Lo ha affermato l’Agenzia Internazionale per l’Energia, invitando tutti i Paesi ad un’inversione di rotta.
Il rischio dell'ulteriore innalzamento delle temperature
Continuando ad applicare le politiche attuali, entro il 2040 riverseremo nell'atmosfera 41,3 miliardi di tonnellate di CO2 e la temperatura aumenterà di 2 o 3 gradi entro il 2100. Anche nell’ipotesi più ottimistica ne saranno rilasciati almeno 15,8 miliardi, comunque troppi per raggiungere l’obiettivo ONU di contenere l’innalzamento della temperatura entro 1,5 gradi. In uno scenario più realistico, se saranno adottati alcuni rimedi, sarà possibile contenere l’aumento di CO2 entro i 35,6 miliardi di tonnellate. L’incremento di un grado ha già causato cambiamenti nella biodiversità: l’impatto dei mutamenti ulteriori potrebbe superare l’effetto di tutti gli altri fattori.
Gli obiettivi e le prospettive di riuscita
I costi dei mancati interventi sono maggiori di quelli necessari a invertire la tendenza. Eppure, solo l’UE e pochi altri Paesi hanno assunto impegni per ridurre le prospettive di aumento della temperatura e la comunità internazionale è lontana dal raggiungere gli obiettivi dell’agenda ONU 2030. Secondo il Social Progress Index 2019, siamo in ritardo di 43 anni nella realizzazione dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile. Sono obiettivi che mirano a risolvere problematiche socio-economiche cruciali, ma l’impegno registrato è basso. Otto delle 12 sezioni toccate dagli obiettivi non sono state sviluppate, in particolare nelle misure che riguardano l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura in 1,5 gradi al 2100. Per raggiungerlo, infatti, entro il 2030 le emissioni di CO2 dovrebbero essere inferiori del 50% rispetto a quelle attuali. È necessario innovare i sistemi finanziari, predisporre incentivi per la produzione e il consumo sostenibili, promuovere un’economia circolare, riformare i sussidi agricoli, energetici e dei trasporti. Occorre inoltre una collaborazione tra governi, società e individui per fronteggiare il cambiamento climatico. Subito.