I fondi di investimento sono prodotti finanziari che consentono di investire il proprio denaro tramite la sottoscrizione di quote di partecipazione al patrimonio collettivo, che viene gestito da Società di Gestione del Risparmio (SGR), da Società di Investimento a Capitale Variabile (SICAV) o a Capitale Fisso (SICAF).
Come funzionano i fondi di investimento?
Chi decide di sottoscrivere un fondo di investimento acquista titoli per partecipare a profitti o perdite a seconda del numero di quote detenute in portafoglio. L'investitore sostiene dei costi di diversa natura, che cambiano in base all'offerta del singolo fondo. In generale, possono esserci costi d'ingresso, di gestione, di performance (cioè legata ai risultati) e di uscita (in caso di liquidazione della propria quota).
Fondi di investimento: funzionamento e vantaggi
I fondi di investimento a cui una pluralità di persone affida la gestione dei propri risparmi permettono di diversificare in modo efficace il proprio portafoglio, mitigando in questo modo il rischio complessivo. Il fondo si caratterizza per una gestione a monte, in cui il sottoscrittore non impartisce alla società di gestione istruzioni vincolanti su come impiegare il patrimonio ma le dà un’ampia delega di gestione.
I vantaggi dei fondi di investimento
La scelta di investire in fondi ha sicuramente alcuni vantaggi. Il primo è legato al fatto che, per questo tipo di investimenti, ci si affida a gestori professionisti, con competenze superiori rispetto al risparmiatore. Per questo, i fondi sono strumenti particolarmente utili per chi non ha grandi conoscenze in ambito finanziario.
Inoltre, nonostante tutte le possibili diverse impostazioni, offrono un ottimo livello di diversificazione. Non c'è la garanzia di un rendimento certo, ma ve ne sono altre. Infatti, i fondi hanno un patrimonio separato da quello della Società di Gestione del Risparmio, e sono quindi protetti da eventuali creditori che vogliano rivalersi sulla SGR. I fondi sono poi soggetti a controlli di enti pubblici (come la CONSOB e la Banca d'Italia) e privati: questo, unito alle normative in vigore, permette di avere informazioni chiare e trasparenti.
Un ulteriore vantaggio deriva dalla gamma di strumenti disponibili. L'offerta di fondi è ampia, permettendo di scegliere – sia per tipologia che per profilo di rischio – gli strumenti che meglio si prestano alle proprie esigenze e ai propri obiettivi.
Quali tipologie di fondi esistono?
I fondi di investimento possono essere suddivisi in svariate categorie, a seconda della struttura, del funzionamento, del settore in cui operano.
- Fondi aperti e chiusi: i primi sono a capitale variabile e attribuiscono ai partecipanti libertà di entrata e uscita in qualsiasi momento, mentre per i secondi la sottoscrizione delle quote avviene in un’unica soluzione e il riscatto può essere chiesto solo alla scadenza.
- Fondi “armonizzati”: sono conformi alle direttive UE e prevedono una serie di vincoli agli investimenti a tutela dei risparmiatori. Al contrario,i fondi “non armonizzati” (speculativi, riservati, fondi di fondi e Hedge Funds) danno maggiori libertà ma sono più rischiosi.
- Fondi liquidità: si tratta di fondi che non possono acquistare azioni. Si concentrano quindi esclusivamente su obbligazioni e liquidità a breve scadenza (generalmente fino a sei mesi). Sono caratterizzati, di conseguenza, da un grado di rischio particolarmente basso.
- Fondi obbligazionari: la peculiarità dipende dall'asset class acquistata, cioè, come dice il nome stesso, dalle obbligazioni. Niente azioni, quindi, a eccezione dei Fondi Obbligazionari Misti.
- Fondi bilanciati: fondi che investono parte delle proprie risorse in azioni. La quota destinata a questa asset class può variare in modo consistente, dal 10% al 90% del portafoglio, con chiare conseguenze sul profilo di rischio-rendimento.
- Fondi azionari: sono fondi che investono almeno il 70% del proprio portafoglio in azioni e sono caratterizzati generalmente da un grado di rischio piuttosto elevato.
- Fondi flessibili: possono scegliere liberamente se detenere azioni e in quale proporzione;
- Fondi alternativi: hanno grande volatilità e in genere sono sfruttati dagli investitori che hanno molta liquidità, perché possono garantire un’alta diversificazione del portafoglio. Si dividono in Hedge Fund, Private Equity Fund e Venture Capital Fund.