Guida alle azioni: tutto quello che c'è da sapere in 10 punti

Guida alla finanza
Diritti obblighi caratteristiche e tipologie: che cosa sono le “unità minime” delle società.

Sono “l'unità minima” di molte società. Le azioni e il loro funzionamento concorrono a determinare la gestione e la storia di una compagnia. Ecco quali sono le loro caratteristiche principali.

Cosa sono

Borsa Italiana definisce le azioni come “unità minima di partecipazione di un socio al capitale”. È quindi la via d'ingresso per entrare all'interno di una società. Non solo “per azioni” ma anche in accomandita per azioni, cooperative e a responsabilità limitata.

Chi è l'azionista

L'azionista, cioè chi detiene azioni, è un socio e non un creditore. Questa distinzione significa che l'azionista partecipa sapendo di poter ricevere benefici ma anche di accusare perdite. In sostanza, quindi, l'azionista è un soggetto che si prende in carico i rischi del proprio investimento.

Stesso valore nominale

Ci sono caratteristiche che definiscono le azioni. Devono avere - come prevede l'articolo 2348 del  codice civile - tutte lo stesso valore nominale, in quanto rappresenta una frazione del capitale sociale.  

I diritti degli azionisti

Le azioni, oltre a garantire il possesso di una frazione del capitale, attribuiscono agli azionisti alcuni diritti. Possono variare a seconda della tipologia di titolo, ma di norma includono diritti amministrativi (come quello di voto, di recesso o di opzione) ed economici (come quello a ricevere un dividendo se emesso dalla società).

Indivisibilità

Le azioni sono indivisibili. Nel senso che non possono essere frazionate. Nel caso in cui la stessa azione (o lo stesso pacchetto di azioni) sia detenuto da più proprietari, si dovrà indicare un rappresentante che eserciti i diritti e faccia da riferimento per le comunicazioni sociali.

Autonomia

Le azioni sono “autonome” perché ogni titolo rappresenta una partecipazione unitaria, che include in sé stessa diritti e doveri degli azionisti. Ogni azione può quindi seguire percorsi propri anche se appartiene allo stesso proprietario (come ad esempio nel caso della vendita). Controverso è però il rapporto tra autonomia e diritto di voto. In alcune circostanze è ammesso che lo stesso soggetto, possessore di più azioni, esprima il proprio voto in modo discordante.

Libera circolazione

La circolazione delle azioni deve essere libera. Tuttavia, la società può applicare dei paletti: in alcuni casi, prima di muovere un'azione, può essere necessario il via libera del consiglio di amministrazione. Oppure passare attraverso il “diritto di prelazione”, che concede agli altri azionisti la precedenza in caso di vendita.

Azioni diverse, diritti diversi

Se ci sono caratteristiche comuni a tutte le azioni, altre dipendono da particolare status. Ce ne sono alcune, infatti, che si discostano dalle azioni ordinarie. È il caso, ad esempio, delle “azioni risparmio”, che concedono i benefici economici come la distribuzione dei dividenti ma non il diritto di voto. Le “azioni privilegiate” prevedono invece diritti ulteriori in sede di distribuzione di dividenti, anche se limitano il diritto di voto alle sole assemblee straordinarie.

Azioni nominative e portatori

In relazione all'identità dell'azionista, le azioni possono essere di due tipi. Le azioni nominative vengono assegnate a un nome preciso: l'intestazione è personale. Le azioni al portatore trasferiscono obblighi e diritti a chiunque si trovi fisicamente in possesso del titolo. Offre all'azionista l'opportunità di rimanere anonimo. L'ordinamento italiano limita l'uso di azioni al portatore alle azioni di risparmio e a quelle emesse dalle Società di investimento a capitale variabile (Sicav).

Blue chips e Small caps

Blue chips e Small caps sono definizioni, dai confini non sempre definiti, che indicano le società e le azioni di compagnie in base alla loro capitalizzazione. Le Blue chips sono quelle maggiori, le Small caps quelle più piccole.