Armonizzazione, apertura, trasparenza e libera circolazione in tutta Europa. Questa, in sintesi, la piccola rivoluzione portata dalle UCITS, l’acronimo che sta per Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities. Fa riferimento alla Direttiva 2009/65/CE del Parlamento Europeo e, se dovessimo tradurre il titolo in italiano, potremmo definirle direttive per gli investimenti collettivi in valori mobiliari.
Qual è il ruolo delle direttive UCITS?
Queste direttive UE hanno l’obiettivo di agevolare la vendita di fondi di investimento in tutti i Paesi dell’Unione, facilitando così il ruolo degli investimenti collettivi; infatti, è sufficiente l’autorizzazione di un solo Stato membro per operare in tutti gli altri.
Insomma, si tratta di una serie di regole che fanno da passaporto per fare circolare liberamente i fondi UCITS in tutta Europa, con un focus soprattutto sui soggetti che gestiscono attività finanziarie, come fondi comuni e SICAV, in valori mobiliari. Per andare più nello specifico, le direttive UCITS precisano principalmente le asset class nelle quali un fondo può investire, il modo in cui gli investimenti sono legati a queste asset class e le valutazioni che possono essere fatte su un fondo.
Negli anni sono state aggiunte molte precisazioni e molti emendamenti, in modo da adattarli ai cambiamenti del mercato. E con la UCITS III la vendita di quote o azioni dei fondi ritenuti adeguati alle norme si è estesa anche a Svizzera, Asia e alcuni Paesi americani.
Le caratteristiche dei fondi UCITS
I fondi UCITS sono allineati alla normativa in base a tre obblighi:
- devono rispettare le stesse norme in tutti i Paesi UE;
- possono investire negli strumenti e negli asset finanziari previsti dalla legge;
- devono prevedere delle limitazioni agli investimenti, così da tutelare gli investitori.
Ma ci sono dei punti di attenzione che è bene precisare. Innanzitutto, dal momento che i fondi UCITS sono gestiti da professionisti in tutta l’Unione Europea, gli investitori che decidono di acquistarli dovranno tenere conto delle fluttuazioni delle valute, che inevitabilmente possono impattare sui rendimenti.
Inoltre, non dobbiamo pensare che questi fondi abbiano una specie di corsia preferenziale in termini di vantaggi o avversione al rischio: si tratta di fondi di investimento con gli stessi meccanismi degli altri e che quindi possono guadagnare o perdere valore come tutti.