I dividendi spiegati in breve: cosa sono e come funzionano

Guida alla finanza
Sono una delle “fonti” di guadagno di un azionista e dipendono non solo dall'utile ma anche dalle scelte strategiche di una società.

Chi investe in azioni deve familiarizzare con il concetto di dividendo. Si tratta infatti di una delle voci, seppur non la più consistente, che costituisce il guadagno in un investimento azionario. Ecco che come funziona.

Che cos'è il dividendo

Il dividendo è la porzione di utili che una società distribuisce ai propri azionisti al termine dell'esercizio. Lo “stacco” del dividendo viene approvato dall'assemblea su indicazione degli amministratori.

Perché il dividendo non è una certezza

Non è detto che un azionista riceva un dividendo, neppure in caso di esercizio chiuso in utile. I risultati di un bilancio positivo, infatti, possono non essere distribuiti ma utilizzati per altri obiettivi: ripianare perdite pregresse, compiere investimenti o rafforzare la società dal punto di vista patrimoniale.         

A differenza delle obbligazioni, quindi, i proventi da azioni (dividendi inclusi) non sono mai certi. Succede spesso che le società prevedano, nei loro piani triennali, di indicare la quota dell'utile che prevedono di distribuire (il cosiddetto payout). Ma, di nuovo, si tratta di un'intenzione e non di una sicurezza.

Il concetto di payout

L'entità del payout può condizionare il titolo e deve quindi avere equilibrio: non va infatti dimenticato che, di solito, è proprio lo scambio di un'azione (e non il dividendo) a decretare la maggior parte dei guadagni.

Un payout atteso elevato tende a far aumentare il prezzo delle azioni, perché diventa più appetibile possederle. D'altra parte, però, un payout contenuto o nullo incrementa gli utili accantonati: anche in questo caso il titolo può ricevere una spinta, grazie all'aspettativa di un valore patrimoniale o di dividendi futuri maggiori. Alcune società hanno scelto per anni di non distribuire dividendi allo scopo di sostenere il titolo.

Il diritto al dividendo

Come detto, il dividendo non è un diritto. Ma si tratta di un'affermazione che comporta delle eccezioni. Alcune categorie di azioni, come quelle privilegiate, possono includere il diritto a percepire un dividendo in assenza di alcuni diritti amministrativi (come quello al voto in assemblea). Il trattamento di queste “eccezioni” deve essere previsto dalla società, che definirà in anticipo quali categorie hanno diritto a un dividendo minimo in caso di utile e qual è la sua entità.

La tassazione

In Italia i dividendi sono tassati con la stessa aliquota prevista per i guadagni in conto capitale: il 12,5%. Un esempio potrebbe essere utile per capire il dividendo. Il capitale di una società è diviso in 50.000 azioni. L'esercizio si chiude con un utile di 100.000 euro. Su proposta degli amministratori, l'assemblea approva di distribuirne metà (cioè con un payout del 50%): 50.000 euro. Il dividendo sarà di un euro per ogni azione. Un azionista che ne possiede 1.000, incasserebbe 1.000 euro (125 dei quali da versare al Fisco).