Guida alla green finance in 10 punti

La finanza “verde” include un gruppo vasto ed eterogeneo di strumenti investimenti e settori. Non riguarda infatti solo l'impatto sul clima. Una cosa però è certa: le istituzioni stanno accelerando perché convinte che da qui passi uno sviluppo economico sostenibile.
Che cos'è un investimento sostenibile? Dal punto di vista finanziario è un investimento commisurato alle capacità dell'investitore. Dal punto di vista tematico include tutto ciò che minimizzi l'impatto ambientale e lo spreco di risorse. È questo il cuore della green finance, la finanza “verde”. 

 

1. Cos'è la green finance

La green finance comprende un gruppo, piuttosto eterogeneo, di investimenti che coinvolgono progetti e prodotti finanziari che incoraggiano lo sviluppo di un'economia sostenibile.

2. Climate Finance

Come si nota da una prima, molto generica, definizione, la finanza green non riguarda solo prodotti e progetti direttamente legati al clima. Questo gruppo di investimenti, più specifico, viene indicato con il nome di “climate finance” e può essere indicato come un sottoinsieme della green finance.

3. Oltre il clima

La finanza green è un insieme eterogeneo perché include diversi prodotti (azioni, bond, investimenti in infrastrutture, pubblici e privati) e differenti settori: dagli impianti di rinnovabili alla conversione edilizia, dal risparmio di risorse alla protezione della biodiversità fino alla gestione dei rifiuti. 

4. Green finance e banche

Restringendo il campo al settore bancario, è possibile definire la green finance come l'insieme di prodotti e servizi che include l'impatto ambientale tra i fattori presi in considerazione per la concessione del credito. Con l'obiettivo di garantire prestiti sostenibili sia dal punto di vista finanziario che ambientale.

5. Green bond

Una delle componenti della green finance è il green bond. Cioè un'obbligazione che, al termine di un periodo determinato, restituisce un tasso d'interesse oltre alla cifra investita. Ciò che distingue i green bond è l'obiettivo dell'investimento: deve avere target “verdi”, come ad esempio efficienza energetica, trattamento dei rifiuti, edilizia eco-compatibile.

6. L'impegno del G20

Nel 2016, il G20 ha riconosciuto ufficialmente – per la prima volta – la necessità di accelerare lo sviluppo della finanza green per raggiungere l'obiettivo di una crescita sostenibile. Il gruppo dei Paesi più industrializzati del mondo indica alcune “sfide” da vincere. Tra le quali una maggiore promozione degli strumenti finanziari “verdi”, una più massiccia collaborazione tra gli Stati, l'individuazione di strategie e misurazioni più chiare e la semplificazione di operazioni cross-border.

7. ...e quello dell'Ocse

Anche l'Ocse, sempre nel 2016, ha compiuto un passo importante per sostenere il settore. Ha istituito il Centre on Green Finance and Investment. È un punto d'incontro tra settore pubblico e privato, nato con l'obiettivo di “sostenere la transizione verso un'economia verde, a basse emissioni e resiliente ai cambiamenti climatici attraverso lo sviluppo di politiche, istituzioni e strumenti efficaci” anche da un punto di vista finanziario.

8. Global Green Finance Index

Il 14 marzo 2018, il think tank Z/Yen e Finance Watch (organizzazione non governativa europea che monitora la regolamentazione finanziaria) hanno lanciato il Global Green Finance Index, cioè una graduatoria che indica quali sono le città europee più aperte alla finanza verde. Per diffusione del settore, primeggiano (nell'ordine) Londra, Lussemburgo, Copenhagen, Amsterdam e Parigi. Mentre per qualità dell'offerta in vetta ci sono Londra, Amsterdam, Bruxelles, Amburgo e Parigi.

9. Investimenti socialmente responsabili (SRI)

Spesso i concetti di green finance e climate finance si accavallano con quello degli investimenti socialmente responsabili. Per quanto abbiano ampie aree di intersezione, non si tratta della stessa cosa. La green finance si definisce, infatti, in base ai settori d'investimento. I SRI, invece, devono soddisfare criteri etici e morali.

10. Rischi e opportunità

Gli investimenti sostenibili sono in forte crescita. Sono una necessità (per il pianeta) ma anche un'opportunità: si punta su settori in espansione, con rischi legati al clima inferiori. Non possono essere ignorate, però, alcune incognite. Il World Economic Forum ne ha indicate tre: la green finance ha un orizzonte di lungo termine che, come tale, ha un maggiore margine di incertezza; il settore è ancora giovane e ha uno storico ancora ridotto, che rende più complicato ipotizzare il futuro. E c'è, infine, una forte influenza delle politiche pubbliche sul comparto green.