Selezionare un altro profilo Per accedere a ulteriori contenuti, seleziona il tuo profilo

The Klosters Forum: finanziare la transizione verso città sostenibili e resilienti

Azioni
Nel corso del forum di quest'anno, abbiamo affrontato le sfide pressanti dell'urbanizzazione e sottolineato l'urgenza di sforzi collaborativi, forme innovative di finanziamento e approcci trasformativi.

La popolazione urbana mondiale sta aumentando di circa 200.000 persone al giorno. A questo ritmo, entro il 2050 oltre due terzi degli abitanti della Terra vivranno nelle città, rispetto a poco più della metà di oggiUN World Urbanisation Prospects, maggio 2018.

In genere, l'urbanizzazione è considerata dannosa per il pianeta. Soprattutto perché già oggi le città generano tre quarti delle emissioni di gas serra e la metà dei rifiuti globali.

Tuttavia, se ben pianificata e gestita, l'espansione delle città ha il potenziale di produrre svariati benefici ambientali e sociali: le città sono più efficienti delle aree rurali (più di cinque volte per determinati parametri), poiché l'agglomerazione aumenta la produttivitàAsian Development Bank, 2016. Ciò può contribuire a creare posti di lavoro, ridurre la povertà, fornire servizi sanitari e istruzione migliori, nonché promuovere la cultura e l'innovazione.

  • Le città sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni di anidride carbonica (CO2)

Fonte: IPCC, marzo 2023,
www.ipcc.ch/report/ar6/wg3/chapter/chapter-8/

Photo Taken In Paris, France

Urbanisti e costruttori ricorrono già a molteplici tecnologie pulite e soluzioni intelligenti innovative volte ad affrontare le sfide urbane e destinate, a loro volta, a fungere da modello per il resto del mondo nella soluzione dei problemi ambientali.

I partecipanti a The Klosters Forum (TKF) di quest'anno hanno discusso di come le città possono svolgere un ruolo pionieristico adottando soluzioni innovative e commercialmente fattibili finalizzate alla riduzione delle emissioni e a gettare fondamenta resilienti per i prossimi decenni.

Illustrazione raffigurante Stephen Freedman che presenta il workshop di Pictet al TKF24

© 2024 Menah Wellen

Durante i tre giorni di intense discussioni che si sono tenute nella città montana svizzera di Klosters, i delegati (investitori, imprenditori, policymaker, urbanisti) hanno esplorato le idee più promettenti e le migliori prassi per gli assorbitori di carbonio urbani, le smart city, il ruolo dei big data e le soluzioni basate sulla natura.

Sensibili al cambiamento

Nella sessione "Finanziare la transizione verso città sostenibili e resilienti", i delegati di Pictet Asset Management (AM) hanno spiegato perché le città costituiscono sistemi di allarme precoce in grado di segnalare il cambiamento.

"Molti dei problemi che la società si trova ad affrontare si evidenziano prima nelle città per via della densità della popolazione", ha affermato Ivo Weinöhrl, Senior Investment Manager del team Azioni tematiche di Pictet AM. "Tante persone che vivono in uno spazio limitato generano un effetto amplificatore dovuto a inquinamento atmosferico e acustico, congestione ed effetto isola di calore".

Prendiamo, ad esempio, il cambiamento climatico. Si prevede che, nel corso di questo secolo, le temperature globali aumenteranno in media di almeno 2,5°C rispetto ai livelli preindustriali, ben al di sopra degli obiettivi dell'Accordo di ParigiUN Emissions Gap Report, novembre 2023.  Tuttavia, le città potrebbero sperimentare effetti persino peggiori. Nel corso del TKF è stato affermato che, nelle aree urbane, l'aumento potrebbe arrivare fino a 8°C.

"Città come Londra potrebbero trovarsi ad avere normalmente temperature di 40°C. E non parlo di un futuro lontano", ha affermato Indy Johar, co-fondatore di Dark Matter Labs, un'organizzazione non profit globale che si occupa di transizioni sociali.

"Ricordatevi che raffreddare è 10 volte più difficile di riscaldare".

Gli eventi meteorologici estremi, come le feroci ondate di calore di quest'anno a Delhi e le alluvioni mortali a Dubai, portano le infrastrutture delle città oltre il punto di rottura. Nel mese di giugno, temperature di quasi 40°C hanno provocato estese interruzioni di corrente nei Balcani, che hanno spento semafori, fermato pompe idriche e messo in pericolo la salute delle persone stesse.

© 2024 Magnus Arrevad

"Eventi una volta epocali si presentano oggi con cadenza annuale", ha dichiarato Erion Veliaj, sindaco della capitale albanese, Tirana, ai partecipanti del TKF.

Rimozione del carbonio

Si tratta di minacce preoccupanti, eppure gli urbanisti dispongono di tante opzioni per affrontarle. Esistono numerose tecnologie per l'adattamento e la mitigazione a livello climatico e molte funzionano particolarmente bene in ambito urbano.

I delegati hanno appreso come la rimozione dell'anidride carbonica dall'atmosfera stia diventando una soluzione praticabile e, potenzialmente, persino interessante dal punto di vista commerciale.

Esistono diversi modi per rimuovere il carbonio dall'atmosfera. La soluzione più tradizionale è il rimboschimento, mentre metodi basati sulla natura più sofisticati includono l'Enhanced Rock Weathering (ERW). L'ERW consiste nella dispersione di rocce vulcaniche frantumate sui terreni con l'obiettivo di accelerare (da milioni di anni a pochi decenni) il processo naturale di "degradazione meteorica", ovvero la creazione di un pozzo di assorbimento permanente di CO2.

Le tecniche più recenti prevedono la cattura diretta del carbonio dall'atmosfera (DAC). Questa filtra l'anidride carbonica dall'aria e la immagazzina in forma liquida o solida.

La DAC, però, non è una tecnica economica. La stima dei suoi normali costi livellati (una misura del costo medio attuale nel corso della sua vita utile) si aggira intorno a diverse centinaia di dollari per ogni tonnellata di CO2 catturata, cifre che la rendono più cara delle alternative naturali. Tuttavia, gli investitori scommettono sul fatto che questa tecnologia beneficerà presto di economie di scala.

Carbon Removal Partners è una società di venture capital con sede a Zurigo che valuta le start-up di cattura del carbonio a livello globale. Il suo fondo detiene una partecipazione nella svizzera Climeworks, azienda che gestisce e sviluppa impianti di DAC in tutto il mondo.

"Il cammino verso un'economia a zero emissioni ci porterà a creare un'industria che avrà le dimensioni odierne del settore petrolifero e del gas. La Carbon Economy è un'economia basata sulla cattura, lo stoccaggio e l'utilizzo della CO2 e costituisce un'opportunità di mercato da migliaia di miliardi di dollari", ha dichiarato Max Zeller, partner fondatore di Carbon Removal Partners, ai delegati di TKF.

Biodiver-città

I partecipanti al TKF hanno inoltre discusso di metodi per la soluzione delle sfide urbane meno dipendenti dall'industria e dalle tecnologie. In particolare, si sono concentrati su come sia possibile per le città integrare la natura e sfruttare i servizi ecosistemici, come l'impollinazione, la fornitura di aria pulita, cibo e acqua dolce e la prevenzione delle alluvioni.

Questi metodi di adattamento sono denominati "soluzioni basate sulla natura" (Nature-based Solutions, NbS) e sono pensati per proteggere e ripristinare la natura, affrontare i problemi ambientali e sociali e aumentare al contempo la resilienza.

Tra gli esempi di NbS già sperimentati si annoverano le chiome degli alberi, gli edifici in legno, i giardini verticali, le aziende agricole comunali e i parchi urbani: tutte soluzioni che hanno dimostrato di essere in grado di ridurre le emissioni e l'inquinamento, fornire refrigerio, trattenere l'acqua e prevenire le alluvioni, migliorando al contempo il benessere sociale e la resilienza urbana.

© 2024 Magnus Arrevad

Si stima che le NbS di tipo infrastrutturale siano più economiche del 50% rispetto alle infrastrutture tradizionali create dall'uomo e offrano un valore aggiunto del 28%, tra decarbonizzazione dell'ambiente costruito, resilienza climatica, mantenimento del valore dei terreni e creazione di posti di lavoroWorld Economic Forum, gennaio 2023.

L'uso del legno, in particolare nelle città, sta diventando sempre più diffuso in quanto nuove tecnologie come il legno lamellare (CLT) e le modifiche delle normative sull'edilizia consentono agli architetti di sostituire il calcestruzzo con il legno persino nei grattacieliPictet Group, febbraio 2024. Per saperne di più, consultare https://www.pictet.com/global/en/insights/am/bringing-timber-to-the-masses. Si tratta anche di un mercato in crescita: per il settore globale del CLT si prevede un'espansione di quasi il 15% su base annua composita entro la fine di questo decennio rispetto agli attuali 1,1 miliardi di dollariGrand View Research, 2023

Le Nazioni Unite stimano che l'investimento in obiettivi legati alla natura (ripristino della natura, uso efficiente delle risorse, riduzione dell'inquinamento idrico e atmosferico) contribuirà a colmare un divario nel capitale naturale di 7.400 miliardi di dollari entro il 2030 e avrà il potenziale di offrire un ritorno sugli investimenti di oltre 20 volteUN Environment Programme, giugno 2024, https://www.unep-wcmc.org/en/news/funding-nature-related-sustainable-development-goals-would-deliver-more-than-20-times-return-on-investment-study-shows.

"Non esiste un futuro a zero emissioni (net zero) senza incorporare la natura nelle città", ha affermato uno dei partecipanti alla sessione.

Città circolari

I delegati del TKF hanno anche appreso che le città devono cambiare radicalmente il modo in cui sfruttano le risorse naturali. 

È necessario rivolgere l'attenzione alla sostenibilità e al "net zero", ma è anche fondamentale passare a una visione del mondo rigenerativa e "net positive", se si vuole riparare una parte del danno fatto.

Di pari passo con l'aumento del numero di appartamenti, uffici, strade e ponti necessari a una popolazione urbana in crescita, si prevede un aumento del 60% dell'estrazione globale di risorse naturali entro il 2060UN Global Resources Outlook, marzo 2024.

Per alcune di queste risorse, l'incremento sarà persino molto superiore. Prendiamo ad esempio il litio e il rame, entrambi fondamentali per la transizione verde. Quanto necessario al raggiungimento degli obiettivi delle zero emissioni per il 2050 farà crescere di cinque volte la domanda di questi minerali. È probabile che ciò peggiori il problema ambientale, poiché l'attività mineraria ad alta intensità energetica contribuisce in modo significativo alle emissioni di carbonio e alla perdita di biodiversità nel mondoWorld Bank, giugno 2022.

Per un consumo più sostenibile, i partecipanti hanno fatto appello a una drastica rivalutazione del valore delle risorse.

Indy Johar ha affermato che i problemi che il settore delle infrastrutture si trova ad affrontare sono simili a quelli con cui si confronta la fast fashion. Per fare un esempio: una normale camicia del costo di 40-50 euro potrebbe vedere il suo prezzo di vendita al dettaglio aumentare di 5-9 volte se si prendesse in considerazione in maniera corretta il costo ambientale e delle risorse. Inoltre, afferma che abbiamo bisogno di un'analisi dei costi simile per le infrastrutture urbane e i servizi ecosistemici.

"Attualmente operiamo in un'economia in cui vi è un'arbitraggio significativo tra il prezzo che assegniamo e il suo valore sistemico. Operare e investire in quell'arbitraggio è allo stesso tempo la maggiore opportunità e necessità per la nostra generazione", ha affermato Johar.

"Abbiamo bisogno di più trasparenza. Gli alberi, le piante e il suolo sono gli asset veramente critici da incorporare in un bilancio. Anche una città nella quale vengono riutilizzati i materiali dovrebbe essere considerata un'asset class".