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Pictet-Positive Change: quando l’engagement incontra l’Intelligenza Artificiale e gli SDG

Active Equity Articolo riservato
Per condurre una attività di engagement efficace è opportuno che le aziende coinvolte nel processo di investimento mostrino la volontà di cambiare e il potenziale per affrontare tale cambiamento. Ed è proprio la volontà di fare meglio al centro della strategia Pictet-Positive Change.

Positive Change significa migliorare l’impatto che i prodotti e i servizi di un’azienda, a prescindere dal settore di appartenenza, hanno sulla società e sull’ambiente, investendo nel cambiamento che sta alla base della transizione. Il nostro team di gestione misura tale impatto attraverso l'allineamento delle attività di un'azienda agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, o SDG) delle Nazioni Unite, il quadro normativo internazionale più ampio e completo oggi disponibile. Gli SDG sono stati firmati nel 2015 da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite come progetto "per raggiungere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”, un obiettivo condiviso da tutto il team della strategia Positive Change.

Osservando le aziende con la lente degli SDG, gli impatti positivi e negativi di ogni attività possono essere valutati in base a un'ampia gamma di aree di impatto. Ridurre le esternalità negative legate a una attività è il primo passo e può risultare tanto importante quanto aumentare gli effetti positivi. Un'azienda agricola, ad esempio, potrebbe essere allineata all'SDG 2 (Sconfiggere la fame), ma se i prodotti impiegati danneggiano la qualità del suolo e inquinano i fiumi, questo inciderà negativamente sugli obiettivi 14 (La vita sott'acqua) e 15 (La vita sulla terra). La strategia Positive Change cerca di migliorare l'intero spettro degli SDG di aziende appartenenti a tutti i settori, per trovare quelle realtà che hanno il potenziale per far parte di un futuro più sostenibile.

Per gli investitori c'è un altro motivo per sostenere il cambiamento positivo: un miglioramento nell’impatto di un’azienda si riflette anche nelle sue prospettive di ritorni futuri. Le società già ben allineate agli SDG, le cosiddette aziende leader, sono quelle più adatte a generare rendimenti maggiori e crescita strutturale nel breve termine. Le società in fase di crescita dal punto di vista ambientale, sociale e di governance (tra cui si distinguono aziende in fase di miglioramento e aziende opportunità) possono registrare sia un miglioramento dei profitti, ma anche una rivalutazione delle proprie quotazioni. Investendo in un mix eterogeneo di società con diverso grado di allineamento agli SDG, gli investitori possono quindi accedere a fonti diversificate di performance.

Il fondo, l’Intelligenza Artificiale e le keyword

Per analizzare la congruenza di un’azienda rispetto ai nostri parametri, utilizziamo uno strumento innovativo proprietario di elaborazione del linguaggio naturale basato sull'Intelligenza Artificiale. Si tratta di un tool che, tramite un algoritmo, genera circa 200 parole chiave per ogni singola attività aziendale all’interno dell’indice globale MSCI ACWI e analizza descrizioni aziendali, di prodotto e di servizio da fonti ufficiali e pagine web (S&P, Factset, Bloomberg e altri). Le parole chiave individuate vengono poi incrociate con le keyword alla base dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dei relativi 169 target delle Nazioni Unite, per determinare l'impatto delle potenziali attività secondo un ampio database di ricerca scientifica. In base alla somiglianza semantica, lo strumento genera, quindi, un coefficiente di allineamento positivo o negativo dell’attività a ogni SDG, presente e potenziale.

Fanno seguito a questa prima fase di scrematura uno screening finanziario e operativo, per restringere il campo, e un’approfondita attività di analisi fondamentale, volta a identificare le idee di investimento più interessanti, supportate dai numeri. Infine, si procede alla costruzione del portafoglio azionario concentrato (tra le 35 e le 55 aziende) e ad alta convinzione.

Dall’engagement al cambiamento

L’attività di engagement è per noi vitale e vogliamo incoraggiare attivamente il cambiamento, collaborando con le aziende. Ci riferiamo a questo modo di operare con il termine “addizionalità”, ovvero quel cambiamento che non sarebbe potuto avvenire senza il coinvolgimento diretto dell'investitore. Nei mercati azionari quotati riteniamo che un’attenta attività di engagement sia straordinariamente importante per dimostrare quanto conti l’azione degli investitori. Per una strategia che non investe solo in aziende a impatto positivo, ma si concentra sul processo di miglioramento, l’engagement è una leva fondamentale.

Nel dettaglio, all’interno della nostra nuova strategia Positive Change stiamo collaborando con un importante produttore statunitense di lenti a contatto per migliorarne l’efficienza. Si tratta di un'azienda molto forte, con un buon modello di business e una lunga strada di crescita davanti a sé, ma ancora con alcune aree di debolezza. La società si sta infatti impegnando, da un lato, nel risolvere il problema dell’accessibilità al prodotto (secondo il Brien Holden Vision Institute, il 50% della popolazione mondiale soffrirà di miopia entro il 2050) e, dall’altro, nel riciclo e nella biodegradabilità del prodotto (solo negli Stati Uniti, ogni anno, vengono buttate circa 14 miliardi di lenti a contatto). L'azienda è già al momento allineata ad alcuni Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ma è al di sotto della media del settore sanitario. Lo strumento evidenzia, infatti, un allineamento negativo all'SDG 14 "La vita sott’acqua"; il motivo è che, ad oggi, i suoi prodotti non sono biodegradabili. Dopo aver condotto ricerche approfondite sulla fattibilità di tale approccio, ci stiamo impegnando con l'azienda per migliorare la circolarità di questi prodotti: riciclabilità a breve termine e introduzione di prodotti biodegradabili a lungo termine.

Vogliamo lavorare in collaborazione con le aziende affinché concorrano a generare un “Positive Change”. Gli impegni che prendiamo devono quindi essere realistici, misurabili e vantaggiosi per l'azienda, mitigando i rischi o, idealmente, creando valore per l’investitore.
Accompagnando la nostra analisi a un’attività trasparente di reporting, tramite la strategia Positive Change gli investitori possono capire perché abbiamo selezionato una determinata azienda e quale miglioramento si possa attendere.

Il valore del dialogo diretto con le aziende

Per la nostra attività di engagement ricerchiamo aziende che dimostrino la volontà di cambiare e il potenziale per farlo. “Potenziale” significa comprendere se i prodotti e i servizi di quell'azienda potranno mai essere allineati agli SDG delle Nazioni Unite. Detto in termini pratici, una miniera di carbone sarà sempre una miniera di carbone e, quindi, non potrà mai avere un impatto positivo con quel modello di business. Una società di servizi petroliferi, tuttavia, potrebbe disporre della tecnologia necessaria per sviluppare energie pulite del futuro, come l'idrogeno; man mano che le tecnologie pulite diventeranno una parte preponderante delle vendite di quell'azienda, l'allineamento SDG migliorerà.

Cambiare ciò che fa un'azienda, a livello di prodotti e servizi, non è facile e può richiedere ingenti investimenti. La capacità finanziaria è, quindi, un requisito fondamentale per intraprendere la strada del cambiamento; per l’azienda questo implica avere una buona solidità e redditività del bilancio.
Ci sono poi dei segnali che un’azienda può lanciare e che possono aiutare a comprendere l’effettiva volontà di impegnarsi a fare di più (ad esempio, un cambio di gestione o l’azione degli shareholder). Il modo migliore, tuttavia, resta sempre il dialogo aperto: parlare e discutere del cambiamento è l'unico modo per valutare l’apertura al confronto, l’adeguatezza al raggiungimento dei nostri obiettivi di engagement e la disponibilità a rispettare parole e impegni. Se il management non è disposto a discutere gli obiettivi che mirano esplicitamente ad aiutare l’azienda stessa, quella realtà non è adatta a lavorare con noi.

Siamo convinti che, investendo in società che effettuano la transizione indipendentemente dal settore di appartenenza e dalla dislocazione geografica, gli investitori possano guidare il cambiamento positivo sbloccando, allo stesso tempo, opportunità per rendimenti superiori alla media.
Pictet-Positive Change, allineandosi come approccio ad altri fondi della gamma tematica di Pictet Asset Management (tra cui Pictet-Clean Energy), rappresenta una strategia adatta a cavalcare il cambiamento sostenibile, selezionando quelle aziende che hanno la voglia e la capacità di partecipare attivamente ai cambiamenti dirompenti del futuro. La volontà di fare meglio è, come sempre, al centro di tutto.