In svariati Paesi emergenti, oltre la metà delle aziende di dimensioni maggiori è a gestione familiare. Se guardiamo a quanto avvenuto in Occidente, nei decenni a venire tali società avranno un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’economia di queste nazioni.
Coinvolgimento della famiglia
Secondo BCG nei Paesi avanzati la partecipazione delle famiglie alla gestione delle loro aziende è in calo, man mano che vengono nominati manager esterni incaricati di gestire organizzazioni sempre più grandi e complesse; nei Paesi emergenti, invece, si registra il trend opposto. In base alle ricerche di BCG, nel 90% delle aziende familiari delle aree emergenti i membri della famiglia ricoprono attivamente ruoli direttivi in seno al management; per contro, nel 60% delle imprese a conduzione familiare di Europa e Stati Uniti, i membri della famiglia sono investitori senza responsabilità manageriali.
Tale situazione è motivata da diversi fattori. In primo luogo, in alcuni Paesi emergenti il concetto di famiglia è ampio e comprende anche i suoceri, i cognati e i loro parenti, non solo i discendenti diretti. Inoltre, alcune culture delle aree emergenti sono caratterizzate da una struttura gerarchica più rigida e da un minor individualismo, pertanto la generazione successiva è più propensa ad accettare la responsabilità di portare avanti l’attività di famiglia rispetto a quanto accade in Europa e ancor di più negli Stati Uniti. Anche le consuetudini culturali e religiose possono rivestire un ruolo e PWC suggerisce che “il vantaggio di giocare in casa” è superiore nei mercati emergenti dove la conoscenza della realtà locale e i contatti sono fondamentali per il successo di un’attività e operare in nome e per conto della famiglia viene visto come un segno di grande dedizione e maggiore affidabilità.
Si tratta di una questione centrale per la strategia Pictet-Family. Ricerchiamo proprietari attivamente coinvolti nella gestione dell’attività, in grado di esercitare un’influenza reale sulla direzione della loro azienda. Ecco perché, per rientrare nel nostro universo di investimento, richiediamo che il fondatore o la sua famiglia detengano almeno il 30% dei diritti di voto. Vogliamo che i proprietari applichino i valori della famiglia e l’approccio di lungo periodo all’interno del business.
Qualche esempio
Le coreane LG Chem ed LG Group offrono un interessante esempio dell’influenza che tradizione e cultura hanno sulla pianificazione della successione e sul processo decisionale nelle società familiari. La società è nata nel 1947 come Lucky Chemical Industrial Corp a Seoul, in Corea del Sud. Attualmente è controllata dalla quarta generazione della famiglia del fondatore Koo In-hwoi: Koo Kwang-mo, nipote e figlio adottivo dell’ex presidente Koo Bon-moo, ha preso le redini dell’azienda nel 2018.
Sin dalla sua fondazione, LG Group ha adottato un approccio molto tradizionale alla pianificazione della successione, sostanzialmente in linea con l’etica confuciana. La proprietà dell’impresa viene trasferita al primogenito maschio del presidente. Il figlio del terzo presidente, Koo Bon-moo, però è deceduto tragicamente prima del padre nel 1994, pertanto il nipote Koo Kwang-mo è stato istruito e formato per subentrare al nonno. Piuttosto che interrompere la linea di successione di padre in figlio, tuttavia, Koo Bon-moo ha deciso di adottare il nipote Koo Kwang-mo nel 2004. Quest’ultimo è stato poi nominato quarto presidente nel 2018, all’età di 40 anni. Sebbene la rigida osservanza della successione “di maschio in maschio” possa apparire retrograda per alcuni osservatori occidentali, garantisce una linea di successione chiara e trasparenza a vantaggio degli azionisti di minoranza. L’erede designato entra in azienda nelle fasi iniziali della sua carriera, così da assicurare che abbia la giusta preparazione per portare avanti l’ormai consolidata filosofia di gestione della “giusta via”.
Un’altra peculiarità di LG Group è che è in controtendenza rispetto a quanto detto in precedenza circa l’ampiezza delle relazioni familiari nei mercati emergenti. Mentre numerosi chaebol sudcoreani sono composti da molteplici gruppi interconnessi, spesso in virtù di rapporti di parentela, LG ha scelto di separare le società. La famiglia Koo è da lungo tempo alleata della famiglia Huh, proprietaria di GS Group, e le due dinastie hanno costituito svariate imprese. Home Co, Heesung Group e LS Group provengono tutte dalla scuderia di LG ma sono state separate dalla casa madre con alcuni membri della famiglia che hanno dato vita a dinastie imprenditoriali proprie. LG Group è tra i primi chaebol sudcoreani ad aver creato una holding, LG Corp, e ha mantenuto la successione relativamente semplice rispetto ad altri gruppi di chaebol interconnessi o ad alcuni conglomerati emergenti.
Crescita
I nostri studi ci dicono che in media le aziende a conduzione familiare tendono a incrementare i ricavi a un ritmo leggermente più lento rispetto alle altre tipologie di aziende. Ciò è dovuto principalmente a un approccio più cauto e rigoroso all’attività di M&A. L’attenzione alla crescita organica deriva dalla priorità attribuita da queste aziende alla qualità della gestione e alla resilienza a scapito della crescita, una filosofia che favorisce la stabilità dell’attività nei diversi cicli economici. Tuttavia, nei mercati emergenti non è sempre così poiché la crescita tende a essere più rapida e le società familiari effettuano un maggior numero di operazioni di vaste dimensioni rispetto alle altre tipologie di aziende. Tale situazione potrebbe essere riconducibile alla velocità dello sviluppo sui mercati emergenti che richiede un approccio più intraprendente e agile, per cui le società a conduzione familiare sono spesso ben posizionate per trarre vantaggio dalle nuove opportunità grazie a strutture di governance più snelle.
Lo spirito imprenditoriale è una delle qualità che ricerchiamo in una società familiare e può essere estremamente evidente nelle imprese dei mercati emergenti, dove agilità e opportunismo sono fondamentali. Se da un lato incoraggiamo l’adozione di solide prassi di corporate governance da parte delle società in portafoglio, dall’altro non vogliamo che le aziende dei mercati emergenti in cui investiamo siano una copia esatta delle cugine attive nei Paesi avanzati, caratterizzate da una maggiore burocrazia. Per avere successo, a nostro avviso, occorre trovare un equilibrio tra flessibilità, spirito imprenditoriale e apertura all’innovazione e l’introduzione di un sistema di controllo dell’attività del proprietario a tutela degli interessi degli azionisti di minoranza.
Qualche esempio
Midea Group è una delle tante aziende a conduzione familiare che negli ultimi anni ha beneficiato di una crescita più robusta supportata dall’attività di M&A. Midea è stata fondata nel 1968 come produttore di tappi di bottiglia ma da allora si è trasformata in uno dei maggiori produttori di elettrodomestici e condizionatori al mondo. Nel recente passato l’azienda ha effettuato una serie di acquisizioni poiché la famiglia e il management intendevano riposizionare la società in termini geografici e di brand, nonché entrare in linee di produzione nuove e con forte potenziale di crescita. Nel 2016 Midea ha acquisito la divisione elettrodomestici di Toshiba per 433 milioni di dollari e nel 2017 il gruppo tedesco Kuka (robotica) per 5 miliardi di dollari con l’obiettivo di estendere l’attività all’automazione industriale e integrare le tecnologie di robotica di Kuka nelle aree che costituiscono il core business. Facendo leva sulla cultura dell’innovazione instillata dal fondatore He Xiangjian, Midea ha inaugurato una fase di riposizionamento e innovazione volta a garantire la crescita e la creazione di valore in ottica futura.
Filantropia e sostegno alla collettività
In Pictet-Family individuiamo 4 driver principali della sovraperformance delle aziende a conduzione familiare: spirito imprenditoriale, gestione attenta, visione a lungo termine e benessere socio-emotivo. Quest’ultimo fattore si riferisce agli aspetti non finanziari della partecipazione della famiglia all’attività aziendale, legati a concetti quali reputazione, eredità e identità. È proprio l’interconnessione tra azienda e famiglia a far sì che le società familiari si concentrino non solo sulla performance finanziaria ma anche sui valori sociali, umani e culturali della propria attività, come dimostrato dal fatto che la strategia Pictet-Family presenta risultati migliori rispetto all’MSCI AC World in termini di controversie ESG.
Nel lungo periodo, filantropia e impegno sociale possono rivelarsi anche determinanti all’interno della strategia aziendale volta a garantire alle aziende a conduzione familiare un vantaggio competitivo nella costruzione di un brand di successo. Nei mercati emergenti, dove spesso lo sviluppo dell’azienda va di pari passo con lo sviluppo della comunità e del Paese nel complesso, filantropia e impegno sociale possono rivelarsi ancora più importanti. Sany Heavy, un produttore cinese di gru e macchinari pesanti alla seconda generazione di proprietà familiare, ha adottato lo slogan “servire il Paese promuovendo lo sviluppo industriale”- perfettamente allineato alle recenti dichiarazioni delle autorità di Pechino circa il perseguimento della “prosperità comune”. Anche in precedenza, tuttavia, avevamo registrato una crescente propensione delle società dei mercati emergenti a contribuire al benessere delle comunità locali.
Qualche esempio
JD.com, per esempio, è un’azienda cinese di successo di proprietà del suo fondatore che da tempo effettua investimenti consistenti nella comunità in cui è inserita. Dal 2014 la JD Foundation si è impegnata a integrare “risorse sociali per il bene comune” nel business model di JD.com. La fondazione non si limita a effettuare donazioni agli enti di beneficienza per migliorare la reputazione della casa madre, ma la sua attività è interconnessa con quella di JD.com. Ad esempio, la piattaforma JD Giving Platform raccoglie prodotti da donare ai soggetti indigenti mentre il piano di soccorso in caso di calamità consente di indirizzare tutte le donazioni di partner e singoli individui, nonché della società stessa, tramite la piattaforma e la rete di logistica JD.com. A oggi l’azienda ha inviato alle persone residenti in aree colpite da calamità 4.000 tonnellate di prodotti. A ciò si aggiunge l’attività filantropica personale di Liu Qiangdong che lo collocava al dodicesimo posto nel report di Hurun sulla filantropia in Cina nel 2018.
I valori alla base
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Sebbene le aziende a conduzione familiare delle aree emergenti presentino alcune differenze rispetto a quelle dei Paesi avanzati, permangono una serie di caratteristiche comuni. Vale a dire spirito imprenditoriale e innovazione, gestione attenta, stabilità e lungimiranza. I membri della famiglia sono allineati con gli investitori di lungo periodo e le decisioni vengono prese oggi nell’interesse della prossima generazione. Questi due principi fondanti sono validi in ogni parte del mondo.