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Il ruolo dei multi-asset nell’attuale contesto di mercato

Multi-asset Articolo riservato
Un’analisi sullo scenario di investimento dei prossimi mesi e sul ruolo delle strategie prudenti in portafoglio, elaborato dal Team Euro Multi Asset di Pictet Asset Management.

Lo scenario di consenso per il 2024 ha assunto i contorni del migliore dei mondi possibili: il cosiddetto “soft landing”, l’atterraggio morbido dell’economia, in cui la crescita rallenta (poco sotto il potenziale) senza recessioni e l’inflazione smette di fare paura, avvicinandosi al target del 2%. Viene però da chiedersi quali siano i rischi di questo scenario benevolo.

Rischi e opportunità dietro al soft landing

Per quanto atteso e auspicato, anche lo scenario di soft landing si porta dietro alcuni rischi per i mercati.

Il primo è la convergenza di opinioni: economisti, organizzazioni internazionali e banche centrali, sono concordi nelle loro previsioni. E maggiore è il consenso, maggiore è la possibilità che piccole novità possano generare effetti di mercato sproporzionati. In particolare, il mercato potrebbe temere dati di crescita più deboli o dati di inflazione più forti. 

Anche l’Europa non sembra riversare in condizioni ottimali dal punto di vista della crescita, così come resta incerta la definitiva sconfitta dell’inflazione nel mondo sviluppato, specie negli Stati Uniti. 

A questo proposito va ricordato che il calo dell’inflazione non è da ascrivere interamente alle banche centrali, ma anche (e, in taluni casi, soprattutto) alla normalizzazione delle aberrazioni da pandemia e delle manovre di stimolo avvenute negli anni successivi. L’offerta aggregata dell’economia è inoltre “guarita” dalla paralisi delle filiere produttive grazie a una riorganizzazione tra Paesi che ha impiegato tempo e investimenti, e questo sarebbe successo anche senza la stretta monetaria, il cui ruolo è stato principalmente quello di tenere a bada le aspettative di inflazione. 

Al di là di qualche turbolenza, la parabola di calo dell’inflazione è comunque convincente, per cui è corretto ipotizzare che le banche centrali possano tagliare il costo del denaro. Il percorso di discesa dei tassi di interesse inizierà nel 2024 e accompagnerà quantomeno la discesa dell’inflazione al fine di evitare la salita dei tassi di interesse reali.

Ai rischi di natura macroeconomica dobbiamo aggiungere quelli di natura geopolitica: la compostezza dei mercati dinnanzi alle vicende attuali è sorprendente ed è lecito chiedersi se questa disinvoltura sia destinata a proseguire a dispetto di eventi sempre più preoccupanti. 
Tuttavia, se è giusto preoccuparsi dei rischi, è giusto anche chiedersi dove risiedano le opportunità. Una certezza sembra essere la salute delle imprese, che è particolarmente solida in USA, ma è robusta anche in Paesi come il Giappone e la Corea. 
Infine, tendenziale positività per i mercati emergenti: al di là delle vicissitudini cinesi, i Paesi in via di sviluppo negli ultimi anni hanno adottato politiche economiche prudenti e possono rappresentare un’opportunità.

L’approccio multi-asset diversifica le attività in portafoglio, attraverso la combinazione di attività finanziarie selezionate da un ampio universo di investimento, al fine di bilanciare il rischio ed ottenere rendimenti. Si tratta di soluzioni che perseguono un’adeguata ricompensa per il rischio e che contemplano due fondamentali variabili: rendimento atteso e rischio. 

Oggi i rendimenti attesi delle attività finanziarie, sono interessanti sia sulle obbligazioni che sulle azioni, soprattutto se comparati a quelli disponibili ad inizio 2022. Il rischio ha due connotazioni rilevabili, che misurano il grado di incertezza: la volatilità di ogni singola attività, ad oggi rientrata a livelli normali sulle azioni ma ancora abnorme sulle obbligazioni, e la combinazione dei rischi tra i diversi investimenti, tecnicamente noto come correlazione. Il tenore di quest’ultima è stato critico nel 2022, anno in cui le attività finanziarie hanno perso all’unisono, e non è ancora del tutto normalizzato. 

Oggi, abbiamo quindi a disposizione buoni rendimenti attesi, ma uno scenario di rischio ancora perturbato, probabilmente destinato a durare fintanto che i mercati non si convinceranno che l’inflazione è stata definitivamente sconfitta: come detto sopra, non dovrebbe mancare molto. 
In questo contesto, l’approccio multi-asset, superata l’anomalia del 2022, ha tutti i presupposti per ritornare a generare rendimenti soddisfacenti limitando i rischi.

Pictet-Multi Asset Global Opportunities (MAGO, con una volatilità ex-ante del 4,5%) e Pictet-Emerging Markets Multi Asset (EMMA, con una volatilità target massima del 10%) rappresentano due soluzioni interessanti per cogliere le migliori opportunità di questa delicata fase di cambiamento, sfruttando un approccio attivo, diversificato e attento al rischio.